Molti proprietari di hotel o di strutture extra alberghiere scelgono di non impegnarsi nell’ottimizzazione per i motori di ricerca (SEO) per un semplice motivo: temono di non poter competere con le OTA.
I risultati organici e a pagamento di OTA come Booking.com, Hotels.com e Trivago, oltre agli elenchi di hotel di Google, effettivamente monopolizzano la prima pagina dei motori di ricerca.
E durante la fase di ricerca, sono pochi i viaggiatori che vanno oltre la prima pagina di risultati per trovare ciò che stanno cercando, indipendentemente dal fatto che siano troppo occupati o semplicemente pigri.
La domanda nasce dunque spontanea: ha senso per un hotel indipendente scontrarsi con le OTA sui motori di ricerca?
E la risposta è veramente semplice: certamente.
La SEO non è morta, deve solo cambiare
La buona notizia è che vale ancora la pena fare SEO, ma lo scenario di oggi ha infatti bisogno di un approccio diverso per essere fruttuoso.
Le long-tail keywords (o parole chiave a coda lunga) devono essere la tua ancora per il salvataggio
Le parole chiave a coda lunga sono termini di ricerca di nicchia che generalmente sono composti da 3 o più parole.
Es. bed and breakfast in Chianti con piscina naturale
Sam Kusinitz di Hubspot spiega il vantaggio che le parole chiave a coda lunga possono offrire alla tua strategia SEO: “Poiché sono molto specifiche, consentono di indicizzarsi in modo relativamente rapido nei risultati dei motori di ricerca per argomenti specifici. Tendono inoltre ad attirare traffico altamente qualificato che ha maggiori probabilità di convertirsi in lead e clienti“.
Utilizzando le parole chiave a coda lunga puoi quindi aggirare i termini di ricerca più comuni ed inflazionati che sono monopolizzati dalle OTA attraendo quella nicchia di utenti fortemente interessati a determinate e specifiche informazioni, prodotti o servizi. Un interesse che si esprime nella maggior parte dei casi tramite query specifiche.
I post sui blog, se ottimizzati correttamente, e le pagine FAQ sono ottime risorse per sfruttare le parole chiave a coda lunga e generare traffico qualificato.
Ricorda di rispondere alle domande degli utenti
Rispondere alle domande dei consumatori è qualcosa che dovresti fare sempre. Quando un utente atterra sul sito web del tuo hotel, ha una serie di domande o obiezioni a cui devi rispondere per soddisfare le sue necessità conoscitive e farlo avanzare lungo il processo d’acquisto. Rispondendo a queste domande puoi attirare traffico di ricerca derivante da parole chiave a coda lunga. Ma non è l’unico vantaggio.
Rispondere alle domande si adatta perfettamente al più grande cambiamento degli ultimi tempi all’algoritmo di Google. Con sempre più persone che esprimono le loro richieste di ricerca su smartphone ed anche la ricerca vocale, Google sta investendo nell’elemento “ricerca in linguaggio naturale” per interpretare e comprendere meglio le domande poste dagli utenti sul web.
Utilizza inoltre la tua USP
Enfatizzare le caratteristiche del tuo brand è un’altra mossa intelligente. Producendo infatti contenuti incentrati sulla tua USP (unique selling proposition) attiri naturalmente traffico di ricerca derivante da parole chiave a coda lunga e ti differenzi dalle OTA.
Questo perchè, le OTA attireranno i visitatori con termini generici come “hotel a Roma” mentre tu puoi invece il target in base alla usp della tua struttura con termini come “esperienza di massaggio svedese in una residenza di campagna” o “tè pomeridiano nei boschi”.
Oltre ad essere più facili da posizionare le chiavi appena indicatem si caratterizzano per il maggior intento di acquistare rispetto alle più ampie ricerche generiche.
In conclusione
Il peso delle OTA che occupano tutti i posti della prima pagina di Google, sia con risultati di ricerca organici che a pagamento, è obiettivamente preoccupante.
Le OTA sono inoltre un ottimo canale per aiutare i nuovi clienti a scoprire la tua struttura. Ma se vuoi competere con loro nei risultati di ricerca il nostro consiglio è quello di concentrarti sulle chiavi a coda lunga, caratterizzate si dà un numero di ricerche inferiori, ma anche da un intento di acquisto maggiore.
Produci inoltre sempre ottimi contenuti che non ti devono solo proporre come “un hotel in un luogo” ma, piuttosto, come una gamma straordinariamente unica di servizi ed esperienze che puoi offrire. Questo alla fine attirerà naturalmente il traffico di ricerca derivante proprio dalle parole chiave a coda lunga.